Siccome questa mia rubrica per ragioni misteriose è parecchio seguita, se non altro perché è più “breve” negli articoli, mi spiegano i lettori, e perciò mi si rimprovera di trascurarla, mò ve racconto un paio de cazzate della giornata (10 minuti soltanto, ché sto lavorando su un libro). Comincio con la prima, poi scrivo un altro pezzo per l’altra se ho tempo.
La prima notizia che mi ha fatto saltare i nervi, è una e la leggo sul blog di quel gentiluomo di Marco Tosatti, al quale riconosco la dignità e l’onestà come giornalista e vaticanista:
«Fatimiti: il Papa è eretico. I “fatimiti” scomunicano il Papa. Padre Paul Kramer, uno dei più noti esponenti del movimento presente soprattutto negli Stati Uniti e in Canada che sostiene che non è stato rivelato integralmente il segreto di Fatima ha dichiarato che papa Francesco è palesemente eretico e quindi non può sedersi validamente sul trono di Pietro; e di conseguenza la Sede è vacante.» (vedi QUI)
Ecco. A quel punto mi sono messo a insultare lo schermo del pc facendo volare parole grosse: indirizzate allo schermo, a internet, al blog, ai fanat…imiti, e ai boccaloni grandi grossi e giuggioloni che gli vanno appresso.
“Oggi è giornata!”, mi son detto.
E ho fatto una riflessione rancorosa e a voce alta sul mio facebook. E così avvelenato contro i “fatimiti” ho chiosato:
Qua si vede la differenza fra cattolici o meno e gente solo facile alle suggestioni. Con la faccia tosta che mi riconoscete, io stesso mi riconosco incoerente nella vita, peccatore e quel che vi pare, e non mi resta che ammetterlo. E tuttavia, alla stessa maniera ammetto di essere cattolico sul serio.
E’ evidente che non ho nessun legame con Bergoglio, non mi piace e mai mi piacerà, e ritengo sbagliata la sua strategia e chi vivrà vedrà. Ma non m’importa: mi dico che se Dio ha permesso la sua elezione, se lo tiene in vita pur potendolo spegnere in qualsiasi momento, avrà pure i suoi motivi; se la vedesse Lui, io non c’entro, fatti sua!
Al contempo però mi dico anche che non accetterei mai le dimissioni, né le invocherei, di Francesco: egli è il papa, il papato è una paternità, un padre può non piacere ma non lo si rinnega né lo si può sostituire, e questo papa, se ci è scappato quell’altro, questo solo morto dovranno tirarlo fuori da Santa Marta. Non può uscirne vivo! Perché amo il papato! Il papato, prima di tutto. Poi il singolo papa, se c’è tempo. Guardo al complesso delle cose, non al “particolare” e alla variante umana.
Poi c’è l’altra questione: i megiugoriani, i fatimisti, i cazzi e mazzi con la loro madonna personalizzata e quegli (perdonatemelo, come licenza retorica) inutili “segreti” che lungi dal servire a qualcosa sono solo fonte di confusione, divisione e chiacchiericcio nella Chiesa, usati come scure fra opposte fazioni. Io me ne sbatto di Fatima, di La Salette, di Medgjugorie: non sono un tour-operator, sono un cattolico! E mi basta l’Essenziale.
Tutto il resto è noia, se a questo “resto” si sacrifica la stessa Chiesa, io sto con la Chiesa, non con una sorta di armata brancaleone di anti-chiesa militante e profetante, che scambia gli umori e i fragori viscerali della sua pancia per “locuzioni interiori” e “rivelazioni” apocalittiche. Salvo lamentarsi del fetore diabolico che si respirerebbe tutto intorno.
La fede è una cosa seria non una nevrosi da carenze affettive per casalinghe insoddisfatte ed esaltati in cerca d’autore. Fate meno giri di santuari e madonne e statevene a casa vostra a pregare davanti al Sacramento della parrocchietta dei compagnucci di sacrestia.
Fatima e suoi segreti, Magic-gorje e i suoi nevrotici che vaneggiano da una radio, La Salette e i suoi misteri non valgono una sola ostia prelevata da un qualsiasi tabernacolo per quanto brutto e squallido e kitsch (quando non sacrilego) possa essere!
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Esternato che avevo questo sfogo, sono arrivati subito i commenti degli amici. Laura mi ricorda che, a proposito del mio “basta l’Essenziale” «a Luigi IX il suo valletto disse: “Maestà, tutti accorrono a vedere il Gesù Bambino che diventa “vivo” nel presepio del paese taldeitali qui vicino … Vuole che le prepari la carrozza?”. Non mi serve, caro amico! Io Gesù ce l’ho vivo dentro di me tutti i giorni, con l’ Eucarestia, rispose il re».
Qualcun altro mi avverte che «una cosa è Fatima e una cosa sono i fatimiti. La Madonna viene proprio perché vede trascurata quell’ostia del Tabernacolo. È lì che ci vuole portare. Lei è la porta: ad Jesum per Maria. Lo ha stabilito Gesù stesso. Altrimenti usciva dall’uovo di Pasqua. La stessa Medjugorje ha rilanciato alla grande l’Adorazione Eucaristica se no prima bisognava aspettare la Settimana Santa. E’ vero: si può essere buoni cattolici pur senza credere a nessuna apparizione ma perché rifiutare dei regali di Dio». Bel regalo un movimento mariano che dà dell’eretico al papa, complimenti!
Massimo Micaletti, persona colta e intelligente, ma vicino, almeno sentimentalmente ai lefebriani, mi dice: «Masti’, il problema non è Fatima: il problema è quel che ha scritto il Papa. Neppure per me la Sede è vacante, ma che siano assunti inconciliabili col Magistero precedente, mi pare un fatto chiaro. Sebbene, ad onor del vero, vada detto che Ratzinger aveva detto cose analoghe, nella sostanza. Aspettiamo, non è ancora finita; anzi, è appena cominciata». Alla maniera tipica dei lefebvriani “sentimentali” conclude sempre con una “minaccia”.
A questo punto pure quella santa donna, di Dorotea Lancellotti, penna di punta di PP, alla quale voglio molto bene e vorrei tanto fosse mia madre, perde le staffe:
«Medjugorje NON E’, RIPETO NON E’ UN SANTUARIO e basta per favore!!! con sta propaganda… e cosa vorrebbe dire che chi non è andato mai in un santuario non crede nella Madonna? La mariologia, il culto mariano è altra cosa che Mastino non ha assolutamente messo in dubbio, né posto come problema.
«Quanto ha detto Antonio è sacrosanto e vero e non c’entra nulla con gli autentici pellegrinaggi nei veri Santuari RICONOSCIUTI da quel Pontefice il cui pontificato Antonio sta proprio difendendo… indipendentemente dal nome del Papa regnante. Fatimiti, medjugorjani e via dicendo (quando questi ultimi disobbediscono alle richieste, per esempio dei vescovi del luogo), non sono certo una garanzia per l’immagine di un Pontificato, lasciamo perdere…. per favore! Entrambi hanno una cosa in comune, la madonna personalizzata…
E prosegue la Dorotea: «il Papa stesso di recente ha denunciato nell’omelia del mattino che la Madonna NON E’ LA NOSTRA POSTINA, riferendosi proprio alla mole di messaggi, segreti, presunti o tali, che guarda caso sempre contro il Papa vanno a indirizzarsi quando va male come i fatimiti
«”Madonna personalizzata” con appuntamenti ad personam per i medjugorjani e contro il parere dei vescovi del luogo. Tutto ciò è solo confusione, divisione, disobbedienza….. e basta! Non se ne può più: imparate l’autentica mariologia che non ha nulla a che vedere con queste strumentalizzazioni, né con la propaganda turistica. Questi non sono doni di Dio: Dio ha affidato al papa il potere delle chiavi: di riconoscere o no, interpretare le scritture, guidare la Chiesa. Maria guida la Chiesa attraverso il Vicario di Cristo e non scavalca mai l’autorità del Vescovo del luogo». Anche se il vescovo può essere un poco di buono, aggiungo io.
Saggiamente Andrea Virga fa notare che «ci sono anche tanti santuari mariani, magari più umili e vicini a casa, dove la S. Vergine è venerata da secoli, senza bisogno di apparizioni».
Interviene un lettore di PP, che vive in Spagna mi pare, Mirko:
«Mastino, non sembra nemmeno scritto da te questo post. Sai bene che tutte le cose che finiscono per “ismo” sono eccessi diventati ideologia. Va da sé che la Rivelazione con tutto quanto ne consegue quindi anche l`eucaristia è una cosa conclusa ed insuperabile. Ma come diceva Ratzinger a Messori in quel libro che ti è tanto caro (anche a me per la verità), Fatima e Lourdes, e magari altre… diciamo Rue du Bac? (e so bene perché Lourdes non la citi…) hanno un loro posto particolare nella Chiesa anche se rimangono pur sempre solo rivelazioni private che nulla tolgono né aggiungono. Dimostrano però, tra l’altro, che la Rivelazione (quella con la maiuscola) che sì, si è conclusa duemila anni fa, ma non è cosa morta, è viva. Quanto a questo Kramer a me sembra rientrare negli schemi delle miserie umane; vuole giustificare un suo sentimento di antipatia con pretesti teologici e oltretutto scomodando la Madonna».
Conclude la querelle un benedettino che serve una famosa e storica abbazia, riferendosi a me: «Anche se non sempre sono d’accordo con te, sei proprio simpatico e molto stimolante!».
Ed è quel che conta!
Vostro, Mastino